Blefaroplastica orientale: sguardo orientale incisivo e profondo
Chirurgia

Blefaroplastica orientale: sguardo orientale incisivo e profondo

La blefaroplastica orientale consente di conservare il taglio dell’occhio a mandorla, ma allo stesso tempo di aprire lo sguardo. Cos’è e come si opera.

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È sempre più richiesta la necessità di ultra-specialità chirurgiche in cui un chirurgo esperto può focalizzare la sua pratica in uno specifico settore, e diventare in tale ambito una figura di riferimento e di eccellenza, costantemente aggiornato e all’avanguardia.
Parlando di sguardo orientale o taglio dell’occhio asiatico, la blefaroplastica orientale è un intervento ultra-specialistico della regione dello sguardo che ha visto un forte incremento di richieste dato l’alto numero di persone di origini asiatiche che vivono nel nostro Paese.
Dal punto di vista anatomico, il taglio dell’occhio orientale od asiatico, a differenza di quello caucasico od occidentale, presenta nel 50% dei casi una palpebra superiore singola. La palpebra mobile è quasi del tutto assente determinando una palpebra superiore continua dal sopracciglio al margine ciliare, senza la piega che contraddistingue la doppia palpebra occidentale.
In questo caso, la specializzazione oculoplastica consente di operare una blefaroplastica senza stravolgere i tratti tipici della razza, senza occidentalizzare un viso che deve invece restare affine al proprio mondo di appartenenza.

Sono soprattutto i giovani a desiderare una modifica che permetta loro di aprire maggiormente lo sguardo, sia tra le comunità che vivono fuori dai propri paesi, sia in Cina e Giappone. Sono molti i casi di star del cinema e della televisione, di origine asiatica, che hanno eseguito la blefaroplastica e che rappresentano un modello a cui i ragazzi si ispirano. È del 2015 il fenomeno Sun Li, attrice cinese protagonista di una fortunatissima serie tv, che ha ispirato moltissimi connazionali nel desiderare di sottoporsi a quest’intervento. In concomitanza con il Capodanno cinese, gli specialisti cinesi hanno dichiarato di aver ricevuto il 20% in più delle richieste dell’anno precedente (secondo le dichiarazioni di Liu Qi, medico presso l’ospedale di chirurgia plastica di Shanghai).

COME SI ESEGUE LA BLEFAROPLASTICA ORIENTALE?

Si tratta di un intervento mini invasivo in anestesia locale durante il quale viene creato un solco palpebrale, che modifica la palpebra unica in doppia, unendo due strutture anatomiche: cute e aponeurosi del muscolo elevatore della palpebra, cute e tarso palpebrale oppure aponeurosi e muscolo orbicolare.

QUALI RISULTATI SI OTTENGONO CON LA BLEFAROPLASTICA ORIENTALE?

La forma a mandorla dello sguardo viene rispettata, la naturalezza del volto mantenuta, mentre gli occhi appaiono più aperti e ammalianti.
La blefaroplastica permette di alleggerire la palpebra, e per le donne di poter truccare con ombretti od eye-liner la nuova palpebra mobile.

La professionalità del chirurgo oculoplastico deve essere elevatissima e specializzata, per garantire un risultato di blefaroplastica orientale naturale e armonioso con l’insieme del viso e con i tratti tipici della razza orientale: alla precisione manuale va abbinata una profonda conoscenza dell’anatomia, come ci racconta il Dr. Carlo Graziani: “Nella mia esperienza non tutti gli asiatici desiderano uno sguardo occidentale, anzi la maggior parte desidera rinfrescare lo sguardo mantenendo le proprie caratteristiche. Per questo motivo utilizzo tecniche mini-invasive che mi permettono di conservare il taglio dell’occhio a mandorla, ma allo stesso tempo di aprire lo sguardo!”.

Redazione